domenica 29 agosto 2010

L'orologio di Milano fa tictac.

Un anno fa, a quest'ora, mi stavo alzando nel mio miniminiappartamento a Casale Marittimo di Cecina, per andare ad iniziare una nuova giornata di lavoro al Campeggio Valle Gaia. Risveglio mattutino, miniclub, giochi in acqua, babydance. Con il vento che ti cullava tra il profumo di mare e di pineta. Ieri, 29 agosto, come tante volte nello scorso anno, ho preso un aereo per Vienna. E per la seconda volta, in valigia ci sono maglioni pesanti e la giacca regalatami dai miei genitori per i miei 23 anni, proprio in occasione della mia traversata austriaca. Per la prima volta però, non sono da sola nel mio viaggio. Lui è li, accanto a me. E' uscito dal suo mini mondo perfettamente programmato, organizzato, ordinato (e mille altri ato), per cimentarsi nell'esperienza Italia. Si, finalmente 8 giorni in cui mi godrò il sapore di casa, di risotto alla mantovana, di lago ma anche di mare. Ma non solo; ho il compito di mostrare il bel paese ad un austriaco un po' scettico, molto patriottico, con la paura del diverso. La prospettiva non era delle migliori. La fase "mi sto ambientando" in effetti non promette molto bene. Poi qualcosa si sblocca, sarà il caldo, che anche se afoso noi ce lo godiamo fino in fondo, che lassù, dopo le alpi, mica arriva. Sarà il cibo, saranno i due gelati al giorno che si divora imparando sapientemente i termini "coppetta grande" e fragola.
Così, come prima mia esperienza da guida turistica in tedesco, riscopro anche io la bellezza di una baia sul lago di garda, della mia città, del mangiare pesce fresco sulla costa degli etruschi.
Sto per lasciare la mia terra ancora una volta, la mia famiglia, i miei amici, per finire la mia avventura di SVE e iniziarne un'altra da studentessa a Vienna. Perchè? perchè non tornare a Bologna, perchè non provare il test a Forlì? Forse ho solo la sensazione di non "aver finito" di vivere questa esperienza. Della serie, Austria i'm not done with you.
Ancora un mese ad Eggenburg, poi si impacchetta e si va nella capitale. Fredda, con i marciapiedi intrinsi di pioggia, ma è la capitale. Eggenburg l'ho amata, l'ho odiata, l'ho voluta, l'ho rifiutata. Ora, dopo lacrime e sorrisi, posso godermi l'ultimo mese con i miei amici, sapendo che davvero questa vita per me sta finire, non sono e non sarò mai una di loro, sono stata per un anno molto più di un ospite, ma come tutti gli ospiti, tra poco farò le valigie.
E sorrido pensando a quella cartolina con il colosseo arrivatami da un padre e un figlio di Eggenburg, scritta con orgoglio in italiano: "siamo qui e pensiamo a te". Allora forse, il mio corso di italiano gli è piaciuto sul serio.
Ho lasciato Malpensa ieri notte con un'ora e mezza di ritardo, e con le lacrime agli occhi. Quest'anno, non vedrò Miss Italia con le mie amiche.
Ma l'Italia mi ha fatto innamorare. Mi ero portata dietro lui, più perchè egoisticamente mi serviva compagnia per il viaggio in macchina d'andata, che per amore. Ma la bellezza del viaggio, forse, lo ha fatto rilassare, divertire. E ha calato la maschera da freddo austriaco senza sentimenti. E così anche io mi sono divertita, e me ne torno contenta nella terra dei crucchi.
L'aereo atterra all'aeroporto di Vienna. Lui guarda il finestrino e si lascia sfuggire un melanconico "nooo", ma poi, appena gli chiedo spiegazione, si nasconde in un buffo "niente, niente". Eh già, siamo di nuovo nella fredda Austria. Ma è troppo tardi, io quel "nooo" l'ho già sentito.
Da non dimenticare, il vocabolario italiano imparato da una settimana: coppetta, fragola, limone, stracciatella, patataro, bombolone, bimbo (in toscana!). Be', di sicuro se si troverà da solo in italia non morirà di fame.

venerdì 21 maggio 2010

Da un po´di giorni ogni volta che salgo le scale del monastero sento un odore particolare, i mobili emanano un profumo, l ´aria ha quel non so che che mi riporta direttamente alle prime settimane d´autunno, quando spaesata ero approdata a Eggenburg. Questo profumo sembra volermi dire: Silvia ce l ´hai fatta, l´inverno é finito, la neve si e´sciolta, puoi tirare fuori la giacca estiva di H&M. É strano provare queste sensazioni, perché se esco dal mio ufficio incontro un vento che soffia incensantemente (?!) da giorni, accompagnato da freddo e pioggia. E siamo a metá maggio. Ma non mi lamento, anzi... dopo il freddo passato quassú la temperatura ora mi sembra altissima... puoi guardo le foto dei miei amici in italia, che fanno le grigliate sotto al sole... ah sole... esiste il sole in Austria?! Si si che esiste, lo so... lo aspetto con ansia da settimane.
Sono giá al mio ottavo mese in Austria e, come dire, davanti a me vedo solo discesa... L´inverno é passato e si é portato via con sé la tristezza del buio alle 4 del pomeriggio, il mal di gola, i problemi che inevitabilmente si creano in un´esperienza come lo Sve. Da qualche mese ho appeso in camera il disegno dell´evoluzione del volontario dei mesi: euforia, divertimento, nostalgia di casa, tristezza, accettazione. Prima il disegno era rimasto a prendere polvere in un cassetto, consapevole che "tanto a me non sarebbe successo". E invece la nostalgia e´arrivata, e resta sempre li´, come sottofondo delle tue giornate, a ricordarti cosa hai lasciato indietro. E´come quando finisce un amore, perché capisci di avere altre prioritá nella vita... poi vai avanti, vivi, dimentichi, ricostruisci, ma sai che per tutta la vita capiterá il momento in cui ti fermerai a pensare: " era veramente quella la scelta migliore? e se invece, avessi...."
Ma la malinconia non fa poi cosí male, é dolce, ti ricorda di avere qualcosa di importante 700 km da qui. Ti fa tornare per un weekend a casa e ti fa vivere un fine settimana come quelli che vivevi un anno fa, con le persone che sempre sarai contenta di vedere. Alla fine riesci anche a farti scappare un: "no ti prego, mi rifiuto di andare ancora al Ranch". Che c´é di piú bello dell ´annoiarsi con le amiche sul solito tavolino davanti ad uno spritz? Solo ora riesco a cogliere la bellezza di questi momenti.
La nostalgia peró ti destabilizza. Ti fa crollare il mondo che ti sei creata, te lo fa rifiutare, ti fa venire voglia di scappare. E´ come quando salti da una sponda all´ altra di un ruscello di montagna, ma atterri solo su ciotoli instabili, e ti inzuppi d´acqua. Cosi´piano piano ho dovuto imparare a rialzarmi, a risistemare quei sassi in modo che stessero fissi a terra, cosí da riuscire a camminare senza sbilanciarmi.
Ora vivo piú serenamente, felice della scelta che ho fatto, vedendo giá lá in fondo la fine e l´inizio di qualcosa di nuovo... ma cosa!? Per questo c´e´ancora tempo....

lunedì 15 febbraio 2010

Gschnas und Kindermaskenball

E' metà febbraio e grazie a dio la stagione dei balli può dirsi con-clu-sa!!!Non ne potevo più! Un' esperienza stupenda, ma non avevo fatto i conti con il fatto che avrei fatto parte dello staff quasi ad ogni ballo! Comunque, sabato c'è stato lo "Gschnas" , parola impronunciabile per me, che sta ad indicare il ballo in maschera di carnevale, organizzato dai pallaministi. Quindi, per fortuna, eravamo solo ospiti! Prima ci siamo trovati da Zitt a mangiare pizza surgelata e a finire gli avanzi alcolici della gita sulla neve, poi siamo migrati direzione Stadthalle. Io, Katrin, Patricia und Dachsi eravamo vestite da vampire con tanto di trucco bianco in faccia ( Impissibile trovare i denti da vampiro a causa della moda giovanile targata Twilight!).
Era un sacco che non mi vestivo per carnevale... dovevo essere in Austria per rifarlo... mah. Il tema era "i film-leggenda" ma alla fine ci si è vestiti un po' tutti come si voleva. Gli uomini erano vestiti da cavalieri ( qua a settembre c'è il festival del medioevo), poi c'erano i bagnini di baywatch, spongebob, il mio prete che sembrava uno di greese, i vichinghi e quant'altro.
Il problema di questo ballo è che il giorno dopo c'è sempre la festa dei bambini e alle 7e mezza ci si trovava per allestire la palestra (!!!!!!!!!!!!!!!!). Io e Stefan ce ne siamo andati dal ballo alle 4.15 e lui (che è capo di tutto ciò che riguarda organizzazione e allestimento) in balia del sonno e dell'alcohol mi ha detto che potevo restarmene a letto la mattina... ihihiih. Poco male, perchè avevo già architettato il mio piano diabolico per restarmene a casa (amo l'Austria e gli austriaci, ma non fino a questo punto!). Scherzi a parte, ero seriamente in condizioni pietose a causa di una tosse malefica! Così ho imparato che tosse si dice Husten.
Il ballo, che poi altro non era che una festa per bambini, e' iniziata alle 2 fino alle 5. Noi ragazzi eravamo vestiti da pirati; Katrin e Martin hanno cantato mentre noi giovincielle ballavamo con i bambini..che bellliiiiiiiiiini i bambini austriaci! Per un po' mi è sembrato do tornare nel mio campeggio in mezzo ai bambini crucchi!
Finito tutto, arriva il momento di mettere a posto... bottiglie, spazzatura, portaceneri, sedie, tavoli, tutto doveva sparire dal campo della palestra... ma la cosa più terribile sono stati i coriandoli!!!!!!!!!! gli austriaci sono avanti, ma fino ad un certo punto... c'erano solo scope!!!! pensavo di morire! ho sognato aspirapolveri tutta la notte! Poco male, alle 8 avevamo finito.
Distrutta, mi è toccato ovviamente aspettare Stefan che aveva ancora da bagolare ( Dio, perchè hai creato gli uomini-maschi?! Ne bastava uno ogni 50 donne per la riproduzione della specie!)
poi finalmente... casa!!!
Weekend prossimo: nichts! niente, nada, nisba!
E poi si parte per 3 giorni alle terme. Se resisto da sola con lui da giovedi a domenica allora forse l'amore tra nazionalità diverse esiste davvero!

giovedì 11 febbraio 2010

Italienisch lernen

Ieri e´iniziato il mio corso di italiano nella K-Haus. Si sono presentati in dieci, tra ragazzi e adulti e amici. Non ho mai avuto cosi´ tanti allievi in vita mia!
Che emozione, spero di esser loro piaciuta! Ammetto che dopo 4 mesi in Austria qualche strafalcione mi capita, ma tanto questi non ne sanno un´ acca di italiano quindi pace!
Ho iniziato con un gioco dell´enegmistica, quello di trovare le parole nascoste all´interno di un quadrato. E una ragazza mi dice: ne ho trovata una! Ano!!! che in realtä era all´ interno della parole buonanotte!ma involontariamente ha fatto giusto, no!?!
Ovviamente avevo anche il gruppo che faceva casino, composto da un mio amico 18enne e dal mio morosino! Non ho parole... vabbe´, la serata e´finita con un bello spritz :)))
Ora vado alla ricerca di uno sciroppo per la tosse perche´sto moreeeeendo!

venerdì 5 febbraio 2010

SchneeTage

Sono appena tornata da 5 giorni sulla neve. Il mitico spazzaneve con gli sci funziona ancora. Grazie alle mie vacanze da piccola con la mia famiglia a Pera di Fassa, e ai corsi di sci (puntualmente mi innamoravo del maestro!), sono riuscita a districarmi sulle piste. Eravamo in 15, tutti ragazzi che già conosco più due ragazzini e un americano amico-di-amico. La giornata si svolgeva così:
- ore 7 sveglia
- ore 8 colazione
- pista da sci
- pausa a mezzodì: wurstel in malga
- ore 16:00 ritorno a casa. Vivevamo in una baita sperduta in mezzo alla neve
- ore 18:00 si prepara la cena
Il resto della giornata era ovviamente dedicato a giochi alcolici ;). Io però sono stata brava, distrutta dal freddo me ne andavo a letto presto.
In stanza con me c'erano Katrin, Isi, Birgit, Gundl e Daniel. Che soddisfazione essere a letto a rigirarti e sentire qualcuno che dice: ehi, chi è che russa?! e lo senti anche tu, indi non sei te!! Mi ero ovviamente premunita di cerotti per non russare perchè so quanto posso essere letale ;)
Io e gli altri della mia stanza formavamo "die gemuetliche Gruppe"; cioè quelli che sulle piste andavano tranquilli e sereni, con molte pause, pit stop in baita, abbandono volontario della pista per andare con lo slittino...
Non eravamo però il gruppo più alcolico ;) Lì siamo stati battuti miseramente.
Anche in Austria sono riuscita a fare delle belle figure di xxxx:
- cadere sulla pista e non rialzarsi più
- avere la ridarola sulla pista di sci per una cavolata detta sulla seggiovia e cadere
- rimanere impigliate con la giacca nella seggiovia e urlare Hilfe Hilfe facendo così fermare seggiovia (hihhiih)
- ricevere insulti dall'addetta allo skilift perchè te lo stai infilando in modo sbagliato :))
Per non parlare delle millemila volte che mi hanno gettato nella neve fresca :(
Detto ciò vado a fare la spesa e stasera Eisstockschiessen iuhuhuhu
xoxooxoxox
Ah, mi raccomando a tutti: è iniziato Lost!

domenica 24 gennaio 2010

il Post post-ballo!

E´ giä domenica, il ballo si e´ concluso, le mie vocali subiranno in questo post una leggera germanizzazione del tipo äüö perche´ sto usando il computer di Stefan, anzi il "laptop", come dicono qua (che in effetti fa molto piü figo!). Io mi sono appena svegliata (ore 12:00). Stefan e´ appena tornato a casa! Povero cristo, proprio non capisco perche´ vogliano pulire immediatamente dopo il ballo, quando ormai il sole sta quasi per splendere e tutti sono stanchi e ubriachi! Comunque, fatti loro...io alle 4:00 me la sono svignata! Ho contribuito fin troppo per essere un´italiana ad un ballo austriaco!e che dire......che fi-ga-taaaaaaaaaaaa! Lo sapevo, io dovevo fare la bar-girl da grande!
Partiamo dall´inizio. Ore 18:00 prove finali. Ore 19:30 inizia ad arrivare la gente. Ore 20:30 discorso d´apertura supportato dalle vallette Silvia&Isi. Mamma che agitazione! Ho sudato freddo tutto il tempo. Le luci si accendono, tavoli lunghissimi e giä colmi di gente circondano la pista da ballo e il palco per la band... tutti sono immobili e con gli occhi puntati su di noi. Dopo il jingle devo partire con in primo cartellone; la band suona le prime note, la band finisce il pezzo... tocca a me! Ovviamente non era niente di difficile, ma e´stato il mio debutto austriaco!! ihihih. Dopo il discorso una decina di coppie ha aperto le danze con un piccola coreografia di walzer (quanto mi mancano le sagre di paese!!). Poi ho girovagato fino a mezzanotte, Stefan mi ha pure intervistato per non so quale tele, sta di fatto che mi ha chiesto di cantare l´inno di Mameli, visto che quello austriaco non lo sapevo (appena si alza lo riempio di botte!). A mezzanotte inizia finalmente il mio turno in discoteca! Due ore al bancone con gente che ti urla cosa vuole da bere in tedesco...non e´certo il lavoro della mia vita (spero!) ma e´di soddisfazione riuscire a gestire una massa crucca assettata e ubriaca in piena notte! Dopo il grande scoglio di riuscire a capire cosa il cliente ti ha detto iniziano seriamente i problemi.
1. Ti devi ricordare tutto ciö che ti ha detto ( 2 Ferrari, 3 colarum, 1 Minerwasser und 7 Klopfer)
2. Devi realizzare-trasportare-consegnare le bevute satndo attento a schivare i colleghi (il livello alcolemico dietro al bancone e´per lo meno pari a quello davanti al bancone)
3. devi fare i conti!!!! e qui io a volte credevo di morire. Perché se anche sulla lista dei prezzi ti viene scritto che 3 bevute da 2,30 costano 6,90, a quello ci devi aggiungere te il prezzo delle altre due da 1,50 e dell´acqua da 0,80 ordinata da un guidatore! Ora non che sia proprio impedita, ma il liceo e´ finito da un pezzo (ed era pure linguistico), e´notte, sei stanca, stressata e assetata... non e´proprio una passeggiata!
4. Se sei la Silvia dietro al bancone c´e´un ulteriore passaggio per te! hai finalmente scoperto ricalcolando tre volte che il cliente deve pagare 21,50...ora glielo devi dire in tedesco!Anzi visto che colui/lei che ti ha chiesto da bere e´sicuramente un austriaco di etä media 25 anni, visibilmente ubriaco, no basta che gli dici un chiarissimo e aggiungerei capibilissimo einundzwanzig euro und fünfzig cent (il nostro banalissimo ventun euro e cinquanta); ma glielo devi dire nel loro linguaggio colloquiale. Il quale suona come se a chi parlasse gli fosse appena andato qualcosa di traverso! Piü o meno suona cosi´: anunzwanzgk euro füfzgk! Tu ci provi con tutta l´anima e la dedizione ad abbandonare ciö che ti hanno insegnato a scuola... ma tanto, per il momento, ancora non mi capiscono!
Finito il turno sono rimasta un po in disco poi sono tornata al bar di sotto e li´la situazione era veramente tragica. Tutti i ragazzi in giacca e cravatta si erano liberati del fardellol di indossare la cravatta e se l´erano legata in testa, Stefan era abbastanza inaffrontabile... ora mi aspettava un´ultima prova: farsi dare dal sindaco tramite Stefan le chiavi dello spogliatoio per recuperare la giacca e andare finalmente a letto. Ci ho messo una buona oretta a riuscire nel mio intento mentre Stefan mi faceva promesse di amore eterno, due cuori e una capanna e il mio tanto desiderato carlino :)))). Eh mio caro, una promessa e´una promessa, anche se il tuo alito stenderebbe un alcoholtest per elefanti! (approposito! alito da alcohol, la nostra "bocca impastata" si dice die Fahne. So che non e´molto importante, ma e´cmq un nuovo vocabolo!)
Carlino (in ted. Mopps) ti aspettooooooooo!

sabato 23 gennaio 2010

E la preparazione del ballo...

Dopo anni di quasi-tranquillità mentale in cui ho affrontato una laurea, un viaggio in Germania, problemi sentimentali ecc... in Austria mi salta fuori una febbre sul labbro!?!?Com'è possibile essere stressati durante un SVE?!?Comunque, prendiamola come un'occasione per imparare un nuovo vocabolo ( die Fieberblase, ossia quelle bellissime e comidissime vesciche sul labbro).
Venerdi sera, ore 18:00, ritrovo in palestra per le prove per il ballo. Il ballo si svolge nella palestra della città, il tema è bianco e nero. Katrin e Misha fanno il discorso d'apertura, il cosiddetto Eröffnungsrede, al quale precede però una scenetta teatrale stile cinema muto; io e Isi facciamo le veline e giriamo con i cartelloni. Aiuto!!! Ciò vuol dire che ci guarderanno tutti!! Per fortuna essendo una pièce muta so quando devo entrare in scena in base ai loro gesti... se dovessi basarmi sui discorsi sarebbe la fine!!Sono munita pure di capello stile Paperon De Paperoni!
Poi sono libera fino a mezzanotte, quando inizia il mio turno nel bar della disco. Anche lì, meno male che gli austriaci ne pensano una più del diavolo e accanto alla lista dei prezzi ce n'è sempre una con i conti già fatti!
Finito l'ultimo allenamento della squadra di pallamano, la palestra era pronta per essere svuotata dalle attrezzature sportive e riempita di tavoli, decorazioni (tutte bianche e nere ovviamente), premi della lotteria, foto degli anni precedenti e quant'altro. Questo è stato ieri sera fino alle 11! A disposizione dei lavoratori c'erano birra, radler e panini al salame. Logicamente in austria per dire panino non usano la comunissima parola Brötchen (eh no Silvia, sennò sarebbe troppo facile!!) ma Semmel, che col salame diventa Wurstsemmel.
Dopo 5 ore in palestra ce ne siamo finalmente andati allo Jugendheim, patria dei giochi in cui se perdi devi bere (mamma&papà non preoccupatevi, per me non c'è pericolo, io vinco sempre!). Perdo solo quando chi perde deve pagare!
Dopo più di 100 giorni in Austria e due settimane a Mantova ho capito una cosa. Adoro parlare il tedesco, cimentarmi con l'austriaco, riuscire a farmi capire, affrontare discorsi più seri, ridere, piangere, condividere con persone di cui poco tempo fa non ne sapevo pure l'esistenza, ma c'è sempre un nonsochè che manca. Ho la fortuna di avere qui un paio di persone con cui riesco a intendermi anche solo con uno sguardo... ma nessuna a cui potrò mai dire: "son straca andema a lèt?!". Sembra una stupidaggine ma non lo è. Quando sei arrabbiata e dici "Ich bin so sauer", non avrà mai lo stesso affetto di un bel "ma vaccadì!". Sono queste piccole parole di tutti i giorni che mi mancano, perchè mentre le dici butti fuori veramente quello che hai, sono una sorta di liberazione. Per dire "smettila di prendermi in giro" devo dire "verarsch mich net". Alla fine ciò che più risalta è lo sforzo che ci metto per pronuciarlo bene rispetto a ciò che voglio dire. Per non parlare dei sentimenti...tutte le volte che alle mie amiche ho detto con gli occhi a cuoricino "io lo amoooooooooo", qua non rende molto! (pazienza, ci provo lo stesso: Ich liiiiiiiiiiebe ihn!). Funziona?!
Se non altro Stefan quando si arrabbia ha imparato a dire vaccaputtanatroia!
Con tutto ciò non ho ripensamenti di nessun tipo; amo il tedesco e vivremo per sempre felici e contenti; col tempo imparerò a provare emozioni in quello che dico, e non solamente ragionamenti filo-matematici come l'aggettivo per il maschile dativo dopo l'articolo determinativo!
Sarà per questo che mi è venuto l'herpes? ai posteri l'ardua sentenza.
A vaghi à let.


giovedì 21 gennaio 2010

Italienischer Abend

Finalmente il grande giorno è arrivato e Gott sei Dank è anche già passato. Ieri nel mio centro giovanile abbiamo organizzato la serata italiana. Io e la mia collega abbiamo cucinato i sughi e la pasta: arrabbiata, alla scoglio, panna prosciutto e piselli, un'amatriciana che assomigliava di più ad un ragù alla bolognese, e il pesto alla genovese! Poi c'erano bruschetta, prosciutto crudo (qui il parma costa più del San Daniele... è normale?!?), mortadella, panettone e la mitica sbrisolona! E ciliegina sulla torta, Stefan, Katrin e Isi hanno fatto la pizza. Non dimentichiamo però l'elemento fondamentale: lo Spritz!
Agli ospiti ho fatto fare un puzzle sull'italia, e il mio collega Axel mi ha procurato Singstar in italiano (sono riuscita comunque a perdere miseramente!!!).
La serata è andata bene, ora c'è da mettere a posto!
Le mie "gentilissime" colleghe, che tanto hanno osato disprezzare il lavoro di Katrin (mia amica e collega) e di conseguenza un po' anche il mio, se la sono svignata verso le 8...lasciando a noi tutto l'ambaradan da sistemare. Per fortuna ho degli amici super, che mi hanno vietato l'ingresso in cucina e mi hanno ordinato di stare con gli ospiti mentre lo sistemavano!
Tra poco devo cmq tornare in K-Haus per sistemare il resto. (Dico tra poco perchè sono le 8.30 di mattina e sono già attiva e pimpante!!). Che miracoli che può fare l'Austria!!
Una decina di persone si sono iscritte al mio corso di italiano... che fico! Spero di riuscire ad organizzarlo bene :)) Mi ci vedo già, io tra dieci anni all'associazione di cultura italiana a Vienna ad insegnare Come Ti Chiami ai crucchi!
Ah, martedi, a causa di una rovinosa caduta sulla pista di pattinaggio sul ghiaccio, ho imparato che stampelle si dice Krücken... indi ragion per cui quando il mio babbo in gergo mi dice: allora ti piace stare in mezzo ai Krukken!??! mi vede forse circondata da stampelle volanti?!?!
Umorismo a parte, ce n'è sempre da imparare dai Krukken!
Domani c'è il ballo!!!! Oltre a lavorare da mezzanotte alle 2 nella discoteca, devo fare la velina per il discorso di mezzanotte e girare con dei cartelloni saltellando qua e là per il pubblico! aiutooo! oggi alle 6 ho le "prove"... spero solo di capire quando devo entrare in scena!
Novità della settimana prossima: vado 4 gg a sciareeeee! gita parrocchiale, ovviamente... sarò ancora capace?!?!
Vado in doccia perchè il mio corpo emana ancora ricordi di tutto l'aglio che ho tagliato ieri!
xoxoxox

domenica 17 gennaio 2010

finalmente ?!?! domenica!

Rammento ancora le domeniche pomeriggio bolognese passate sul divano a guardare Amici e a giocare a Pet Society....ora per me la domenica è quasi più impegnativa che un giorno infrasettimanale!
Partiamo però da ieri sera. Ieri è stata una di quelle serate in cui la mia testa pensava solo: Bologna-Cate-Silvia-Millenium-vodkaredbuuuul bitteeee!.
Già perchè a volte non è facile stare in gruppo di amici, che comunque parlano ancora ostrogoto per te, per ore e ore di fila, con l'unica consolazione che forse presto andrai a nanna e che comunque, per ora, c'è ancora birra nel frigo. E la macchina per fare gli hot dog, aggiungerei.
Oggi comunque credo di aver raggiunto l'apice della mia austricità-austricizzazione possibile. Io, Stefan, suo fratello Rainar e la sua ragazza nonchè mia cara amica Katrin siamo andati ad un pranzo di compleanno di uno zio di età imprecisata ma già quasi più di là che di qua.
All'arrivo ci hanno dato una rosa a ciascuno e con quella dovevamo fare gli auguri allo zietto (Uomini e donne docet!). Poi hanno intonato una specie di buon compleanno un pò più formale...ma non come faremmo noi, un pò un tanto al chilo, ma proprio come un canto corale, ohmioddddio!.
Poi, siccome eravamo ospiti in una parrocchia con preti annessi, ovviamente c'è stata la preghiera pre-abbuffata, ma la cosa bella è che il padre nostro lo recitano con un flut di prosecco in mano!io questi austriaci proprio non li seguo...
La cosa più sconcertante cmq, a parte la formalità del pranzo, sono le sei enormi torte che c'erano per dessert!!! ed eravamo una quindicina! di cui la metà over 60!
Dopo questa abbuffata e una pausa di un'oretta con Stefan che russava (in austriaco ovviamente!) e io che guardavo Bauer sucht Frau (reality dove contadini cercano moglie), siamo andati ad una Besprechung, cioè un incontro, riunione a chiamatela come volete per il Kindermaskenball di febbraio. Kinder=bambini; Masken= maschere; Ball:ballo... create voi una parola composta in italiano se ci riuscite!!!
Come al solito non so bene di cosa si tratta e cosa dovrò fare...;)
Sono le sei e cerco aiuto per pulire la mia stanza!!

xoxoxooxox

sabato 16 gennaio 2010

meine Erfahrungen

Ho scritto solo due giorni fa e già mi sono successe così tante cose... che peccato oggi è sabato e non ho nemmeno il tempo di fare le pulizie!! mi toccherà rimandare ;)).
Ieri è stata una giornata molto impegnativa (tralasciando che mi sono svegliata a mezzogiorno ovviamente!!). Giovedì sera ho lavorato fino alle dieci e poi sono andata a bere con i ragazzi del servizio civile, Clemens e Mario... quindi una mattina a letto me la sono guadagnata ;) E così slitta ancora il mio piano di tornare in palestra! Ma dico io, voi uscireste per andare in palestra quando fuori ci sono 30cm di neve!?!? Meglio stare a casina a mangiarsi una bella fetta di Sachertorte!
Comunque, ieri ho avuto la mia prima Firmstunde, perchè a quella precedente ero malata. Altro non è che la preparazione dei ragazzi alla cresima. Sono due ore filate in cui si fanno attività, giochi e meditazioni... (mi ci vedete vero?!?!). Detta così sembra una cavolata, ma quando dopo 5 minuti di meditazione sulla bibbia chiedi ad un ragazzo "tu a cosa hai pensato?!" e quello ti dice "alla mia ragazza"...e poi aggiunge "ah, al Pc anche", vedi bene che la situazione si fa tragica!
Alle 8 ero finalmente libera ed ho raggiunto i miei amici che erano in Eislaufplatz, che non è una piazza bensì la pista di pattinaggio. Lo sport del giorno era Eisstockschiessen, di cui la mia cara amica Wikipedia racconta:

Lo Stock sport, altrimenti definito "birilli su ghiaccio", è un'antica pratica sportiva bavarese, praticata soprattutto nelle aree di lingua tedesca lungo l'arco alpino.

In Italia, lo stock sport è praticato quasi esclusivamente in Trentino-Alto Adige.

Ovviamente ero abbastanza una schiappa, ma vabbè una mantova che figura può fare alle prese per la prima volta con uno sport bavarese!?!?! L'unico sport bavarese che mi viene bene è bere la birra!!!

Ora sono appena tornata da due ore in macchina in mezzo alla neve e a paesini di 150 persone, alla ricerca delle case dei vari Burgermeister, cioè i sindaci (mi stupisco che quei piccoli paesini abbiano un proprio sindaco!). Comunque, lo scopo di questa bella gita romantica a due era consegnare biglietti e poster pubblicitari per il ballo di sabato prossimo. Perfetto mi sfrutta anche il morosino austriaco!!

Il ballo è questa volta dell ´ ÖVP, l´österreichische Volkspartei. (Partito democristiano e centrista). Be´in Italia mai andrei ad un ballo democristiano...ma qui sono apolitica, tabula rasa... Mi concentro solo per spiegare agli austriaci che Berlusconi nuoce gravemente alla salute... ma tanto all'estero questo già si sa!

Tutto questo ambaradan per dire che al ballo lavorerò nella disco per 2 ore ;)))

Ora scappo, devo andare a messa!
(La prossima volta che faccio uno SVE leggo un po' meglio il programma prima di accettare!!)

Scherzi a parte, per i miei cresimandi austriaci questo e altro!


xoxoxox

giovedì 14 gennaio 2010

Mi sono presa una piccola pausa... )))

Dopo essere stata sgridata dalla mia Tutorissima Irene e da alcuni austriaci che si vantano di capire quello che scrivo... ho deciso di tornare a postare qualche mia esperienza ;)
I due mesi prima di natale sono stati stupendi, ho fatto tante piccole cose che però hanno per me avuto un grande valore in questo piccolo paesino austriaco. Sono stata con i miei amici a giocare a billiardo, al cinema (prima pitstop al Mac, che qui chiamano Mekki), sono stata a trovare una Sve a Linz, e naturalmente all' On Arrival Training con una ventina di volontari.
L'8 dicembre c'è stata la Devils Night in Hauptplatz, ma purtroppo (o per fortuna perchè avrei dovuto lavorarci stando dodici ore al freddo!) ero ammalata. Sono cmq riuscita ad uscire per bermi un paio di Gluhwein (il nostro vin brulè!). Si è trattato cmq di una festa all'aperto con stand con cibo e bevande e il dj!.
Sotto natale ci sono state varie Weihnachtsfeier, delle cene di lavoro e non per festeggiare il natale... finite spesso a bere birra alla Krameray ;)
Poi sono venute le vacanze di natale, e per fortuna sono riuscita a volare solo con un'ora di ritardo, mentre un paio di giorni prima gli aerei erano fermi a causa neve! la ryanair ha praticamente regalato biglietti Bratislava-Bergamo... il più è stato raggiungere Bratislava!
Stefan (26enne con trozza da birra a me mooolto caro) mi ha accompagnata a Vienna, in una stazione degli autobus in cui regnava il caos: il 23dicembre tutto l'est europa risiedente a Vienna se ne stava tornando a casa!!
Sono cmq atterrata sana e salva e ho passato giorni bellisssssimi con le mie amiche, Cate e Silvia, Tze, Marcella, Romi, Angela,Annalisa, Erica(anche se poco!) ed Elisa.
Tra la Cate che si è beccata un macello di gente in casa per capodanno, la ricerca disperata e invano di autubus per L'Estragon, un sabionettano ubriaco che ci prova con me mentre dormo, l'arrivo del 2010 si è concluso con il trio CateSilviaLinna che pulivano la casa il giorno dopo.
Dopo il concerto dei Nebbiosa Este e dei White Widow al jaman era giunto per me il momento di tornare ;))). Bè diciamo che non è andata proprio così, perchè avrei avuto un volo il 9... ma ho convinto i miei a partire il 6! (l'amour toujours cm dice Gigi).
Fu così che il 6 mi sono presentata a casa di Stefan e dadaaaan Überraschung!!!!!
Sabato 9 c'è stato il ballo dell'associazione calcistica SKE-Ball, e lì, grazie ai miei cari genitori non abituati ai ritmi austriaci ( e mia mamma in particolare all'alcohol) se ne sono viste delle belle ;)). Scene da film come la mia cara dolce mamma che dice alla mamma di Stefan: prenditi cura della mia bambina uahauhauah. No comment. Mi sono dilettata a fare da interprete per una sera... solo che ad un certo punto parlavo in tedesco con i miei e in italiano agli austriaci!
Alle 5 del mattino, dopo la ricerca disperata di un taxi ( a Eggenburg non ci sono taxi, ma c'era un furgoncino apposta per l'occasione!) siamo andati a nanna.
A gennaio mi aspetta la cena italiana nella K-Haus, il mio centro giovanile (pauuura! sono pure sul giornale), un'altro ballo, in cui io lavorerò, il ballo di carnevale per i bambini e poi se tutto va bene, me ne vado 3 giorni alle termeeeee ;))
Alle mie amicheicheiche che già mi mancano posso solo dire: Smack my bitch up!!!ci vediamo ad aprile per il concerto dei PrOdIgY ;)

Liebe Grüße
die Süval